Festa del Lavoro: oggi suona un poco come una contraddizione perchè per coloro (e da quanto si legge sui quotidiani sono in tanti)sono a spasso, e non per burla, da festeggiare non c'è un granchè. Ma i tempi sono questi purtroppo...
Un caro amico che, sebbene sia più giovane del sottoscritto, ma che ragiona con forse troppa "saggezza", mi telefona nella "seconda bassora" per le canoniche "quattro chiacchere" davanti a "robe" commestibili. Perchè no? Un ciao alla Papera peraltro in compagnia del "parentame" e via verso Nord.
Dopo Campogalliano direzione San Martino in Rio (l'avevo già esplicitato in una precedente pseudo-recensione)subito dopo il cambio di Provincia da MO a RE arriviamo all'Osteriola.
Al solito proprio come a Dicembre u.s. ambiente piccolo ma ben arredato con i servizi magari un poco sacrificati dal forno a legna che troneggia a lato del banco della cassa e dei diversi banchi frigo.
Personale gentilissimo (Nostrano e Nord Africano) che propone menù di mare, di terra con incluse specialità come il cous-cous e altri piatti esotici che purtroppo non conosco/sciamo.
Ma l'Universale, Magnifica e sempiterna Pizza si, in tante varianti. Stante le boccucce sante, un mezzo metro farcita e composta: quotaparte Margherita, quotaparte con le verdure alla piastrsa (no perperoni, Grazie) ed infine quattro stagioni senza salsiccia ma con salame piccante tanto per indiavolarla...
Acque 2 con gas e senza poi... si vedrà.
Arriva dopo poco un carriolo con sopra una roba da concorso fotografico per la varietà dei colori e da concorso per segugi per gli effluvi penetranti le rispettive narici.
Un'ulteriore sopresa a conferma di un'altissima qualità: la pasta della pizza assomiglia a quella del gnocco perchè sulle estremità perimetrali è piena di bolle soffici e fragranti come
giustappunto il gnocco. Si scioglie in bocca nella miscellanea dei sapori del condimento che è un piacere, insomma un mezzo capolavoro.
Divorata dai commensali ancora caldissima a rischio di ustioni è stata assai esaltata anche nei nostri commenti a corollario.
Nel canonico intervallo richiedo il menù e propongo per finire l'ulteriore sbafatina per me sfoglia di melle con cioccolata fusa e per l'amico, a sua richiesta, una macedonia fresca e realizzata al momento (non prefabbricata).
Con un ulteriore tocco di voluttà per il patato.
Alla fine della bella "fola" l'addition così ha recitato:
XRFF N.55290/2009 del 01/05/2010 a cappello e poi di seguito n. 2 coperti x €. 2,00 = €.4,00
2 acque min. x €. 1,60 = €. 3,20
1 Pizza farcita €. 15,50 = €. 15,50
2 Dolci x €. 3,50 = €. 7,00
per un Tot. di €. 29,70 altamente strameritati per quanto somministratoci.
Con l'auspicio che alla prossima rimpatriata gusteremo qualcos'altro della loro produzione.
W la Pìopa et San Zemian!!!

Consigliatissimo!!